Francesco Saguatti

Ogni coro, si sa, è lo specchio del proprio direttore e questo è a maggior ragione valido per la Corale Puccini: la duttilità, la varietà dei repertori proposti, la curiosità per l'inedito e l'entusiasmo con il quale vengono affrontati gli impegni musicali sono caratteristiche rilevanti e riconosciute della personalità del Maestro Saguatti, come pure della compagine da lui diretta da oltre un quarto di secolo.

Dal 1989, anno del suo ingresso alla guida della Corale come direttore musicale, la Puccini ha ampliato i propri orizzonti interpretativi sia come numero di esibizioni sia come generi presentati: a dispetto delle tradizionali etichette con le quali le formazioni corali vengono solitamente classificate (coro popolare, lirico, oppure limitato al solo repertorio sacro, oppure antico, o ancora "di ricerca"), la Scuola Corale Puccini è diventata negli ultimi vent'anni un raro e felice esempio di ecletticità e versatilità, a proprio agio tanto nell'esecuzione a voci scoperte come in quella accompagnata da strumenti, i cui programmi da concerto possono alternare importanti pagine classiche, brani popolari dell'Appennino emiliano, cori lirici verdiani e medley da musicals. Lo specchio, appunto, del proprio maestro: Francesco Saguatti ha diretto, in occasioni e luoghi prestigiosi, coro e orchestra nelle più celebri e impegnative pagine del repertorio sacro classico e romantico, è stato nominato consulente musicale e maestro del Grande Coro in occasione del Festival Internazionale delle Bande Militari, è salito sul palco del Ravenna Festival insieme a Riccardo Muti, ma allo stesso tempo, con grande piacere (e senza snobismi), organizza concerti di beneficenza a sostegno dei bambini africani o armonizza elegantemente brani dedicati alle eccellenze culinarie modenesi (come la ciliegia di Vignola o l'amato gnocco fritto). E' appunto questa unione di "alto" e di "popolare" (entrambi sublimati in forma d'arte), di impegno intellettuale e divertimento, di dedizione e passione il segreto del M° Saguatti e del suo coro, da lui gestito (da bravo allenatore) creando quello spirito da spogliatoio capace di esaltare motivazioni e stimoli.

Importante quanto il Saguatti direttore è però il Saguatti compositore, che specialmente nel sacro trova la propria ispirazione più feconda: nei suoi lavori l'aulico rigore del canto gregoriano viene filtrato e rivitalizzato attraverso una coscienza armonica pienamente moderna, che non rinuncia al cromatismo e a dissonanze anche aspre usate in funzione espressiva, senza però oscurare la linearità e la chiarezza dell'architettura polifonica. La sua produzione comprende intensi brani di carattere quaresimale e penitenziale, pezzi scritti per l'accompagnamento della liturgia, alcune sequenze e antifone mariane (tra le quali particolare successo ha avuto il Regina Coeli, il cui spartito viene puntualmente richiesto dai direttori delle altre compagini corali che hanno occasione di ascoltarlo durante rassegne o esibizioni) e perfino una curiosa e simpatica Ev Maria (Ave Maria) in dialetto modenese.

Infine un'annotazione sul Saguatti esecutore: dopo un'intera carriera da rinomato organista (tra le altre esperienze, è stato per 4 anni titolare in Duomo a Modena), negli ultimi tempi ha riscoperto, con grande piacere (e forse stupore) personale, il pianoforte, suo primo strumento di studio, cimentandosi in duo e trio pianistico anche davanti al grande pubblico: il suo entusiasmo e la sua curiosità di musicista, di cui si diceva all'inizio, riserveranno certamente altre sorprese

Simone Guaitoli, pianista maestro collaboratore, direttore artistico Corale Puccini SassuoloI